Virtual Ancient Flutes Collection


L'EWI come strumento musicale professionale

🎷 Perché Scegliere l’EWI?

L'EWI, acronimo di Electric Wind Instrument, strumento a fiato elettronico, non è un semplice giocattolo tecnologico: è una vera rivoluzione per chi fa musica oggi.

  • Tantissimi suoni: flauti, sintetizzatori, ottoni, ance... tutto in un unico strumento.
  • Espressività totale: dinamica e timbrica controllati con il fiato, vibrato, glissando e molto altro. La tua emozione prende voce.
  • Pronto all’uso: niente problemi di intonazione, estensione, ancia, stanchezza... accendi e suona.
  • Pratica silenziosa: collega le cuffie e suona dove e quando vuoi, senza disturbare nessuno.

🎯 Chi Può Passare all’EWI?

L’EWI è pensato per adattarsi a diversi tipi di musicisti, grazie alle sue modalità di diteggiatura personalizzabili:

  • Sassofonisti: la diteggiatura classica dell’EWI è molto simile a quella del sax, per cui il passaggio risulta naturale.
  • Flautisti: con la modalità flauto, l’adattamento è rapido e intuitivo.
  • Clarinetti: passare dal clarinetto all'EWI è piuttosto semplice. La diteggiatura nativa dell’EWI è tra le più versatili.
  • Oboisti: c’è una modalità dedicata che rende l’EWI familiare anche a chi suona strumenti ad ancia doppia.
  • Trombettisti e altri suonatori di strumenti a pistoni: la mano destra resta invariata, mentre la sinistra gestisce i salti di quinta e ottava.
  • Tastieristi e altri musicisti: possono usare un controller MIDI del fiato per aggiungere espressività ai propri strumenti.

⚠️ Cosa Sapere Prima di Usare l’EWI

Per quanto lo strumento a fiato elettronico sia innovativo, ci sono alcune cose da considerare:

  • I suoni di fabbrica sono poco ispirati: spesso sembrano datati o poco espressivi. In particolare, i suoni campionati inclusi nello strumento, ottoni, ance e flauti digitali, sono molto poco realistici.
  • Poche opzioni di personalizzazione iniziale: senza software o hardware esterno, le possibilità sono ridotte.

La buona notizia? Con il MIDI e librerie sonore di qualità, puoi trasformare l’EWI in uno strumento davvero potente e coinvolgente.

⚠️ Oltre le Librerie Sonore Standard

Molte librerie sonore dichiarano di essere compatibili con i controller a fiato, ma poche sono progettate davvero per l’EWI. Queste sono le principali categorie di strumenti campionati.

  • Non ottimizzati per EWI: la maggior parte dei virtual instruments sono pensati per le tastiere o per un uso MIDI generico, ignorando le sfumature ottenibili con un controller del fiato e con l’articolazione.
  • Realistici ma ingestibili: alcuni strumenti virtuali suonano incredibilmente fedeli se programmati in una DAW, ma diventano poco reattivi o imprevedibili dal vivo con l’EWI.
  • Suonabili ma poco realistici: altri sono creati per la performance live, ma con un realismo sonoro scarso, inadatto a un contesto professionale.
  • Dall'estensione limitata: molte librerie hanno un range di note ristretto, tagliando registri che un EWIsta si aspetta di poter usare.
  • Con problemi di loop: alcuni campioni non sono gestiti bene in loop, causando interruzioni o comportamenti innaturali quando si suonano note lunghe.

Per chi cerca suoni espressivi, affidabili e realistici, queste limitazioni possono essere frustranti. È qui che soluzioni create su misura, come Suonopuro, fanno davvero la differenza, perché sono pensate appositamente per i fiatisti.

💡 Come Può un Piccolo Artigiano Digitale Competere con le Grandi Aziende?

Può sembrare sorprendente, ma la risposta sta in passione e missione.

  • Guidati dalla passione, non dal profitto: mentre le grandi aziende creano librerie per incrementare le vendite, gli strumenti virtuali Suonopuro nascono da un amore autentico per la musica e sono pensati per eccellere dal vivo.
  • Affinati sul palco: a differenza dei prodotti delle multinazionali, non più aggiornati dopo l'uscita, gli strumenti Suonopuro vengono provati in situazioni reali, aggiornati con l’esperienza e perfezionati per affrontare le esigenze del live.
  • Creati per chi suona dal vivo: i grandi marchi puntano soprattutto su compositori e produttori da studio; Suonopuro progetta per musicisti (soprattutto EWIsti) che vogliono prontezza, realismo e affidabilità sul palco.

✨ Ecco perché gli strumenti Suonopuro offrono un feeling diverso: non semplici software, ma strumenti veri, modellati per rispondere alle sfumature dell’interpretazione espressiva.

Come Allestire un sistema professionale per il live

Quando sei sul palco, tutta la tua attenzione deve essere sulla musica. Che tu sia alle prime armi e stia trovando il tuo groove, o un professionista alla ricerca della perfezione, il tuo setup deve essere pronto appena metti piede sul palco. Meno cavi da collegare e meno regolazioni da fare significa meno stress. Un impianto pulito e semplice ti libera la mente e ti permette di concentrare tutta l’energia su ciò che conta davvero: la tua performance.

Questa guida ti accompagna nella creazione di un setup live affidabile e di alta qualità per il tuo strumento MIDI.

🎷 Scegli il Tuo Strumento a Fiato Elettronico

Il mercato offre diversi modelli professionali di strumenti a fiato elettronici. Ecco alcuni esempi:

  • Akai EWI: è stato usato da musicisti del calibro di Michael Brecker e Bob Mintzer, sia in studio che dal vivo. Il modello 4000s integra un ottimo synth analogico, i cui preset di fabbrica possono essere sostituiti con altri più professionali, mentre il 5000 è dotato di batteria ricaricabile, ma i suoi suoni interni, campionati, sono poco convincenti e non editabili. Entrambi funzionano con le diteggiature per sax, flauto, oboe e ottoni. Hanno un'estensione di 8 ottave (con l'ottimo sistema a rotelle), il sensore per ottenere il vibrato con i denti, due sensori per il pitch bend, una barra per il glissato e 2 tasti speciali. Gli altri modelli Akai sono di livello meno professionale.
    Akai EWI
  • Roland Aerophone: ha degli ottimi suoni di synth integrati, mentre quelli campionati sono meno convincenti. Connettività audio e MIDI via Bluetooth e USB. Diteggiature per sax, clarinetto, flauto, flauto dolce e ottoni. 5 o 7 ottave a seconda della modalità scelta, ma con tasti normali al posto delle rotelle. Un sensore per vibrare stringendo il bocchino con i denti, il pitch bender e due tasti funzione. I modelli AE-20 e AE-30 sono i più professionali.
    Roland Aerophone
  • Yamaha YDS: serie di sassofoni digitali (YDS-150, YDS-120) con suoni campionati integrati, generalmente considerati deboli, pensati per essere facili da usare e per la pratica silenziosa. Hanno tasti fisici e diteggiatura identici a quelli di un vero sax. Hanno un'estensione limitata a due ottave e mezza soltanto. Hanno solo un sensore nel bocchino e nient'altro. L'YDS-150 invia il MIDI via Bluetooth.
    Yamaha YDS
  • Sylphyo: è un controller a fiato wireless di Aodyo con sensori di movimento e funzioni espressive. Ha solo la diteggiatura del flauto dolce e 3 o 5 ottave a seconda della modalità scelta. Consente la connessione MIDI wireless tramite un accessorio dedicato.
    Sylphyo
  • NuEVI: è la versione digitale moderna del classico EVI (Electronic Valve Instrument), ideato da Berglund Instruments per gli ottonisti. È dotato di molti sensori e funziona esclusivamente via MIDI.
    NuEVI
  • NuRAD: è uno strumento molto simile all’EWI nelle funzioni, ma con una forma e una disposizione dei tasti differente. È dotato di molti sensori e consente diverse diteggiature. Ha un design moderno, molte opzioni personalizzabili e funziona solo via MIDI.
    NuRAD
  • USB MIDI Breath Controller: è un controller del fiato compatibile con tastiere e DAW. Ne esistono di diversi marchi, tra cui TEControl, Mrtaudio e Hornberg Research HB1, con prestazioni e prezzi molto variabili. Convertono il fiato in MIDI-CC, pitch bend o aftertouch. Sono usati sia in studio che dal vivo.
    USB MIDI Breath Controller

Ogni modello ha i suoi punti di forza. La scelta migliore dipende dal tuo stile e dalle tue esigenze sul palco.

💻 Quale computer usare?

Un portatile è la soluzione migliore. Meglio se leggero. I microcomputer fissi, anche se piccoli e leggeri, necessitano di un display e senza un gruppo di continuità, sono soggetti a spegnersi all'improvviso se va via la corrente. Che sia un sistema Windows oppure MacOS, l'importante è che sia dotato di un hard disk SSD, in grado di caricare i suoni velocemente, e sufficiente memoria RAM per poter gestire più suoni contemporaneamente. Non è necessario un super computer. Un comunissimo processore Intel i5 è più che sufficiente per far girare tutto in modo scorrevole. Spegnere il wi-fi prima di suonare è una buona precauzione che aumenta la stabilità del sistema. I tablet Android offrono ancora poco per i musicisti professionisti, mentre l'iPad Apple ha dei limiti nel numero di connessioni e poi non supporta Kontakt, il campionatore leader a livello mondiale.

Portatile Windows

  • Pro: ampia compatibilità con DAW e plugin, costi contenuti e supporto a tutte le periferiche USB e MIDI.
  • Contro: potrebbe richiedere più manutenzione e cura nella gestione dei driver.

Mac Laptop

  • Pro: stabilità e ottimizzazione dei programmi audio come Logic Pro, alta qualità costruttiva.
  • Contro: costi maggiori. Gli aggiornamenti di sistema possono rendere improvvisamente inutilizzabili i vecchi software. Nel caso di guasto dell'hard disk, sostituirlo rapidamente con uno di backup può risultare molto più complicato rispetto ai pc Windows.

💻 Scegliere il giusto Software

Il software è il cervello di un sistema audio. Esso ospita gli strumenti virtuali, gestisce le connessioni e assicura stabilità durante i live. A seconda del flusso di lavoro e dell'attrezzatura, ecco due valide opzioni da considerare:

  • VST Host (ad esempio, Gig Performer): un host di plugin progettato appositamente per le esibizioni dal vivo. Permette di caricare contemporaneamente più effetti e strumenti VST, come il campionatore Kontakt, creare configurazioni di routing personalizzate e passare da una scena all'altra o da una canzone all'altra. Ideale per chi desidera sistemi complessi e controllo flessibile.
  • Kontakt Standalone: se la propria configurazione ruota attorno alle librerie di Kontakt, l'utilizzo della versione standalone offre semplicità e affidabilità. È un software leggero, veloce da caricare, ricco di funzioni e perfetto per configurazioni mirate con esigenze di routing minime. Con lo Switcher e gli Strumenti Virtuali Suonopuro, una volta caricati i suoni, potrai disinteressarti del computer e passare istantaneamente da uno strumento all'altro direttamente dall'EWI, tramite MIDI Program Change.

🔈 Scegliere l'interfaccia audio giusta

La scheda audio è il cuore del tuo setup. Per le performance dal vivo e i sistemi mobili, dovrebbe essere compatta, affidabile e ottimizzata per funzionare a bassa latenza. Ecco cosa cercare:

  • Dimensioni compatte: un ingombro ridotto facilita il suo inserimento in una valigetta e mantiene il setup ordinato e portatile.
  • Uscite bilanciate: le uscite bilanciate XLR o TRS riducono rumore e interferenze sul palco, specialmente quando si collegano a impianti PA o mixer professionali.
  • MIDI I/O: un connettore MIDI IN a grandezza standard elimina la necessità di un'interfaccia MIDI separata dove collegare il proprio strumento MIDI a fiato.
  • Driver a bassa latenza: driver ASIO stabili (Windows) o Core Audio (macOS) con supporto per buffer di dimensioni ridotte, garantiscono prestazioni reattive quando si usano gli strumenti virtuali dal vivo.
  • Monitoraggio mix esterno: un mix cuffie indipendente dal main out, o un bus DSP che accetta il segnale da un mixer esterno, permette di ascoltare il monitor senza inviarlo alle uscite principali (routing flessibile).

Qualunque scheda audio tu scelga, prima di usarla dal vivo devi configurarla correttamente e testarla, per garantire bassa latenza, grande stabilità e magari sfruttarla al meglio anche per il monitoraggio.

🔄 Esempi di schede audio

  • Focusrite Scarlett 4i4 4th Gen Focusrite Scarlett 4i4 (4ª Gen): 2 ingressi combo XLR/TRS con modalità Air, 2 ingressi linea bilanciati aggiuntivi, 4 uscite TRS bilanciate, MIDI In/Out (DIN a 5 pin), alimentazione via USB‑C, loopback per streaming, monitoraggio diretto con routing flessibile tramite Focusrite Control 2, 24‑bit/192 kHz.
  • Steinberg UR22C Steinberg UR22C: USB 3.1 Gen 1 Type‑C, 2 preamplificatori D‑PRE, 2 uscite TRS bilanciate, MIDI In/Out, monitoraggio diretto con dspMixFx (REV‑X, channel strip) che permette di usare un canale di uscita (ad esempio il destro) per inviare l’audio del computer al mixer, e un canale di ingresso (il sinistro) per ricevere il segnale di monitor dal mixer alle cuffie, 32‑bit/192 kHz, compatibile con iOS.
  • Mackie Onyx Producer 2.2 Mackie Onyx Producer 2.2: 2 ingressi combo con pre Onyx, 2 uscite TRS bilanciate, MIDI In/Out, monitoraggio diretto a latenza zero con mix Input/DAW, alimentazione via bus, 24‑bit/192 kHz.
  • Tascam SERIES 102i Tascam SERIES 102i: Interfaccia da scrivania con 2 ingressi combo Ultra‑HDDA, 2 uscite linea TRS bilanciate, doppia uscita cuffie, MIDI In/Out, ingresso ottico ADAT/SMUX, mixer DSP integrato con EQ/comp/reverb e routing flessibile, 24‑bit/192 kHz.
  • Arturia MiniFuse 2 Arturia MiniFuse 2: USB‑C, 2 ingressi combo, 2 uscite bilanciate, MIDI In/Out, monitoraggio diretto con controllo mix, porta USB hub integrata, 24‑bit/192 kHz.
  • TASCAM US-2x2HR TASCAM US‑2×2HR: 2 ingressi combo mic/line/inst Ultra‑HDDA, 2 uscite TRS bilanciate, MIDI In/Out, loopback per streaming, monitoraggio diretto con bilanciamento input/PC, driver a bassa latenza, 24‑bit/192 kHz.
  • Roland Rubix22 Roland Rubix22: Interfaccia USB 2‑in/2‑out, 2 ingressi combo XLR/TRS, 2 uscite TRS bilanciate, MIDI In/Out, monitoraggio diretto (switch mono/stereo), chassis in metallo robusto, 24‑bit/192 kHz.

🔌 Come Collegare uno Strumento a Fiato MIDI al Computer

Che tu stia usando un EWI, Aerophone, Sylphyo o un controller a fiato, ecco i metodi di connessione più comuni ed efficaci:

🧵 Connessioni MIDI via Cavo

  • Interfaccia MIDI: i dispositivi professionali (come l’Akai EWI 4000s) trasmettono il segnale MIDI attraverso un cavo MIDI DIN a 5 pin. Per collegarli al computer, serve quindi un’interfaccia MIDI, come ad esempio il Behringer Go Midi Host o il Kenton Midi-Usb Host. Tuttavia, essendo importante ridurre al minimo il numero di dispositivi connessi, è preferibile acquistare una scheda audio che sia dotata anche di un ingresso MIDI IN. Esistono anche i cavi MIDI-USB, ma personalmente li sconsiglio, perché tendono a deteriorarsi facilmente con l'uso.
  • MIDI tramite Interfaccia Audio: come ho già detto, alcune schede audio includono le porte MIDI I/O, permettendo così di instradare i segnali del controller a fiato al computer senza bisogno di un'interfaccia MIDI separata. Questa è la soluzione migliore.
  • USB Diretto: la maggior parte degli strumenti moderni (es. Akai EWI Solo, Yamaha YDS-150, Aerophone Pro) si collegano direttamente al computer tramite cavo USB, dal quale passano anche i dati MIDI. Basta collegarli al computer e selezionare il dispositivo nelle impostazioni MIDI del proprio software di strumenti virtuali.
  • È una buona idea combinare il cavo MIDI con quello di alimentazione, fissandoli con un po' di nastro isolante. Questa è la soluzione migliore per le prove, perché evita di dover pensare alle batterie. Per le performance dal vivo, invece, una connessione wireless fa più scena. In ogni caso, è fondamentale usare cavi di alta qualità, perché sono soggetti a usura.

📡 Connessioni MIDI Wireless

  • Adattatori MIDI Radio: Prodotti come MidiBeam V2 o MIDIjet Pro sono sistemi MIDI wireless professionali con latenza ultra-bassa e lunga portata. Includono trasmettitore e ricevitore, supportano sia USB che uscita DIN a 5 pin. Perfetti per l’uso su palco o in studio con controller a fiato.
  • Bluetooth MIDI: Alcuni controller come Sylphyo o Roland Aerophone supportano il Bluetooth MIDI. Questo consente la connessione wireless a computer, tablet o smartphone con software compatibile. La latenza può variare a seconda del sistema. La portata è limitata.
  • Adattatori Bluetooth MIDI: Dispositivi come CME WIDI Master o Yamaha MD-BT01 possono trasformare le porte MIDI DIN tradizionali in connessioni Bluetooth, permettendo agli strumenti più datati di diventare wireless, ma con le limitazioni di portata e latenza tipiche del Bluetooth.

Una volta collegato lo strumento, assicurati di installare i driver necessari e configurare le impostazioni di ingresso MIDI nel tuo software.

🎧 Opzioni di Monitoraggio sul Palco

Ci sono diversi modi per ascoltarsi chiaramente durante una performance dal vivo.

  • Monitor da Palco: sono diffusori tradizionali, di forma trapezoidale, posizionati sul pavimento. Facili da usare e regolare, ma soggetti a feedback e influenzati dall’acustica dell’ambiente. Non ideali per strumenti silenziosi o molto dinamici.
  • In-Ear Monitor (IEM): sono auricolari collegati a un sistema wireless o cablato. Offrono un ottimo isolamento e un suono costante. Sono ottimi per proteggere l’udito ed evitare feedback, ma richiedono un buon mix e possono risultare isolanti.
  • Cuffie (Monitoraggio Diretto): collegate direttamente alla propria scheda audio, offrono un suono pulito e immediato, specialmente per setup da solisti. Sono meno pratiche su palchi rumorosi e limitano la mobilità a meno che non siano wireless.
  • Mixer Monitor Personali: dispositivi come Behringer Powerplay o Allen & Heath ME permettono a ogni musicista di controllare il proprio mix. Utili sia con IEM wireless che con cuffie cablate. Richiedono un segnale multicanale dal mixer principale.

💡 Gestire in modo indipendente il proprio monitor è fondamentale. Se la linea di monitoraggio è gestita interamente dal fonico, quando questi silenzierà il tuo mix di monitor, non sentirai una nota del tuo strumento! Ecco perché le cuffie devono sempre essere disponibili. La soluzione migliore è un mixer monitor personale, ancora meglio è usare la propria scheda audio come mixer monitor personale con delle cuffie in-ear wireless che, combinate con una connessione MIDI wireless, ti daranno completa libertà di movimento sul palco.

🔗 Esempio di Collegamento

Esempio di connessioni

💼 Scegliere la Valigetta Giusta per un Setup Audio Mobile

Se stai costruendo un sistema portatile con un laptop, un’interfaccia audio e dei cavi MIDI e audio, la chiave è trovare una valigetta che permetta di tenere tutto montato e pronto all’uso. Così facendo, ti basterà rimuovere il coperchio per iniziare a lavorare, senza dover ogni volta collegare tutto.

La valigetta protegge l’attrezzatura e determina quanto velocemente puoi montare o smontare il setup. Ecco cosa considerare:

  • Dimensioni ottimali: dev'essere della misura giusta per contenere tutto l’essenziale, senza ingombri inutili. Le valigette più piccole sono più facili da maneggiare e riporre.
  • Coperchio rimovibile: un coperchio staccabile consente di accedere rapidamente all’attrezzatura senza doverla rimuovere dalla valigetta.
  • Struttura leggera: una valigetta più leggera riduce la fatica durante il trasporto e facilita gli spostamenti.
  • Alta resistenza: scegli materiali in grado di sopportare le sollecitazioni dei viaggi e dell’uso all’aperto senza danneggiarsi. I gusci rigidi sono preferibili a quelli morbidi.
  • Sistema di fissaggio dell’attrezzatura: usa inserti in schiuma su misura o strisce di velcro resistenti (ne bastano pochi) per assicurarti che l’attrezzatura resti salda. Assicurati che il laptop abbia lo spazio per la ventilazione.
  • Gestione dei cavi: sistema i cavi MIDI, audio, usb e di alimentazione, in modo ordinato all’interno della valigetta. Lascia abbastanza margine per collegarli facilmente senza doverli scollegare.
Akai EWI

Il mio vecchio setup.

Dal vivo, sul palco, senza fili.